Il Tristano Veneto, così definito da Mussafia 1870, p. 572, è una notevole traduzione in antico veneziano del Tristan en prose. Conservata da un unico codice, Wien ÖN Palat. 3325 (= V), risulta del tutto indipendente da un'altra traduzione veneta, quella del cosiddetto Tristano Corsiniano.
Il testo, edito in modo eccellente da Donadello 1994 (in precedenza da V erano stati pubblicati solo alcuni brevi estratti da Mussafia 1870, pp. 618-620, da Parodi 1894 e da Arese 1950, pp. 261-275; ma il cod. era stato tenuto in considerazione anche da Parodi 1896 e Scolari 1990 per confrontare con Fi BNC Panc. 33 l'episodio della morte di Lancillotto, assente nel Tristano Riccardiano: cfr. la scheda del Tristano Panciatichiano), segue in modo molto fedele il Roman de Tristan (capp. 1-392 e 559-611), intercalando però ai capp. 393-558 alcuni episodi tratti dal Meliadus di Rustichello da Pisa. Come sottolinea Donadello 1994, p. 21 «merito del traduttore veneziano (ché è del tutto verosimile che sua ne sia stata la responsabilità) è aver unito con perizia e abilità la parte propriamente tristaniana a quella rustichelliana, realizzando, con un intelligente lavoro di incastro e adattamento, un'opera la cui unitarietà venisse assicurata dalla qualità della traduzione e dalla sostanziale uniformità della veste linguistica».
Le analisi linguistiche di Vidossi 1906 e Donadello 1994, pp. 41-53 hanno confermato che l'opera fu scritta a Venezia, probabilmente all'inizio del sec. XIV, se non alla fine del XIII. Il manoscritto che ci è pervenuto, tuttavia, è più tardo di oltre un secolo e mezzo (è infatti datato 1487), ed è dunque responsabile «della patina di generica koinè veneta-settentrionale e della tenue toscanizzazione che vi si riscontra» (Donadello 1994, p. 42).
Lo stesso Donadello 1994, pp. 15-16 e 19-22 ha inoltre individuato i manoscritti francesi più vicini alla traduzione veneta: per la parte in cui la fonte è il Tristan en prose i codici più prossimi sono Carpentras BM 404, Mo BE E.59 e Aberystwyth NLW 446; mentre per la sezione tratta da Rustichello l'anonimo volgarizzatore doveva disporre di un codice molto simile a Paris BNF fr. 1463.
Il libro di messer Tristano («Tristano Veneto»), a cura di A. Donadello, Venezia, Marsilio, 1994.