Storia della tradizione
Il ms.
Montpellier BISM H 438 contiene attualmente un esemplare del
Roman de la Rose, seguito dall'unico testimone del
Fiore, una parafrasi
della
Rose in dialetto toscano arricchito da oltre cinquecento gallicismi (
Formisano 2012, pp. XLIX-LI). La presenza ingombrante di tali prestiti linguistici ha spinto Contini a definire la lingua del testo un «fiorentino-oitanico o franco-toscano» (
Contini 1984a, p. LXVII)
. Originariamente al
Fiore seguiva il
Detto d'Amore, oggi alla Biblioteca Laurenziana di Firenze. La consecuzione dei due testi, dimostrata da Camille Chabaneau (
Castets 1881, p. 310), fu confermata nel 1983 da Gianfranco Contini ed Emanuele Casamassima, i quali poterono eccezionalmente visionare il
Fiore e il
Detto riuniti in Laurenziana.
Dei 232 sonetti che compongono il
Fiore, il sonetto XCVII è l'unico a godere di una tradizione extravagante. Contini (
Contini 1984a, pp. 475-481) la distingue in due blocchi:
- Testo separato;
- Testo incluso in altra scrittura.
Per ciò che riguarda il primo punto, del sonetto viene riportata solo la prima quartina, isolata e anepigrafa nel codice
Fi BML Red. 25; inserita in una
razo nel codice
Fi BR 2735. Rifacimenti sono testimoniati nei codici
Fi BML Gadd. 198 (contenente una serie di rime assegnate a
Bindo Bonichi),
Fi BNC Magl. VII 1034 e
CV BAV Urb. lat. 1439.
I primi sei versi, invece, sono riportati nel commento dantesco del
Falso Boccaccio come versi di un sonetto di Dante. I codici che riportano il passo in questione sono:
Fi BML XC sup. 124,
Fi BML Mart. 11,
Fi BML Strozz. 164,
Fi BML Strozz. 167,
Fi BNC II I 47,
Fi BNC II I 49,
Fi BR 1002,
Fi BR 1028 e
Fi BR 1037.
La
princeps, a cura di Ferdinand Castets (
Castets 1881), è un'edizione di tipo diplomatico-interpretativo gravata da una serie di imprecisioni del curatore. L'edizione successiva, a cura di Giuseppe Mazzatinti (
Mazzatinti 1888), evidenzia alcuni errori della precedente, ma emenda punti sani del testo o lascia inalterate delle lezioni errate. Nonostante le inesattezze, l'edizione Mazzatinti è stata ristampata con qualche correzione nell'edizione di
Tutte le Opere di Dante a cura di Arnaldo Della Torre (
Della Torre 1919).
La prima edizione critica fu curata da Ernesto Giacomo Parodi (
Parodi 1922) ed è contenuta nell'Appendice delle
Opere di Dante edite dalla Società Dantesca Italiana. Nonostante l'assenza di un vero e proprio commento, il testo stabilito da Parodi è stato per decenni il più accurato, tanto da essere utilizzato, sia pure con qualche cambiamento, da Luigi Di Benedetto (
Di Benedetto 1941) nella raccolta dei
Poemetti allegorico-didattici del sec. XIII e da Giuseppe Petronio (
Petronio 1951) in
Poemetti del Duecento. Seguono in modo fedele l'edizione Parodi i testi di Luigi Blasucci (
Blasucci 1965) e di Claudio Marchiori (
Marchiori 1983).
L'edizione di riferimento è senza dubbio quella curata da Gianfranco Contini (
Contini 1984a), dotata non solo di un commento esaustivo e di un raffronto con la
Rose, ma di una serie di argomenti -interni ed esterni- che proverebbero la paternità dantesca del
Fiore e -di conseguenza- del
Detto d'Amore. Il testo creato da Contini, soggetto ad una notevole quantità di interventi, viene riproposto con una trentina di lezioni variate da Luca Carlo Rossi (
Rossi 1996) e, in modo pressoché fedele, seguito dalla traduzione in lingua inglese, da John Took (
Took 2004). Assume, invece, come testi-base quelli di Contini e Rossi l'edizione curata da Menotti Stanghellini (
Stanghellini 2009), che si discosta dai suoi predecessori in una novantina di casi.
Accanto all'edizione Contini, assume rilevanza particolare l'edizione curata da Luciano Formisano (
Formisano 2012), la quale abbandona l'interventismo continiano, cercando di restare il più possibile fedele alla lezione del manoscritto; dotata di un indispensabile indice dei gallicismi, l'edizione non tiene conto dell'altrettanto considerevole edizione curata da Paola Allegretti (
Allegretti 2011) pubblicata all'incirca nello stesso periodo.
Tra le altre edizioni ricordiamo quella meccanica in fotocollografia con introduzione di Guido Mazzoni (
Mazzoni 1923) e la traduzione in lingua tedesca curata da Alfred Bassermann (
Bassermann 1926).
Indice della scheda
Bibliografia
Edizione/i di riferimento
Contini 1984a =
Il Fiore e il Detto d'Amore attribuibili a Dante Alighieri, a cura di GIANFRANCO CONTINI, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1984
PP. 1-481.
Edizioni significative
Allegretti 2011 =
DANTE ALIGHIERI,
Il Fiore. Detto d'Amore, a cura di PAOLA ALLEGRETTI, Firenze, Le Lettere, 2011.
pp. 249-482.
Castets 1881 =
Il
Fiore, poème italien du XIII
e siècle, en CCXXXII sonnets, imité du
Roman de la Rose par DURANTE. Texte inédit publié avec facsimile, Introduction et Notes par FERDINAND CASTETS, Montpellier-Paris, Société pour l'étude des langues romanes-Maisonneuve, 1881.
Formisano 2012 =
Il Fiore e il Detto d'Amore, a cura di LUCIANO FORMISANO, Roma, Salerno Editrice, 2012 (in DANTE ALIGHIERI,
Le Opere, Vol. VII,
Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi, Tomo I).
PP. 3-349.
Parodi 1922 =
Il Fiore e il Detto d'amore, con note al testo, glossario e indici, a cura di Ernesto Giacomo Parodi, Firenze, Bemporad, 1922.
In appendice a Le Opere di Dante edite dalla Società Dantesca Italiana, Firenze, Bemporad, 1922, pp. 1-119.
Altre edizioni
Bassermann 1926 =
DANTE ALIGHIERI,
Die Blume (
Il Fiore), übersetzt von ALFRED BASSERMANN, Heidelberg, Gros Verlag, 1926.
Blasucci 1965 =
Tutte le opere di Dante Alighieri, a cura di LUIGI BLASUCCI, Firenze, Sansoni, 1965.
Contini 1984b =
Il Fiore, a cura di GIANFRANCO CONTINI in
Opere Minori, Milano-Napoli, Ricciardi, 1979.
pp. 553-798.
Degli Azzi - Della Torre - Parodi 1919 =
Tutte le opere di Dante Alighieri nuovamente rivedute, con un copiosissimo indice del contenuto di esse, Firenze, G. Barbera, 1919.
pp. 185-223.
Di Benedetto 1941 =
Poemetti allegorico-didattici del sec. XIII, il Tesoretto, il Favolello, Sonetti e canzoni, Trattato d'amore, L'intelligenza, il Fiore, Detto d'Amore, a cura di LUIGI DI BENEDETTO, Bari, Laterza, 1941.
pp. 229.-347.
Gorra - Mazzatinti 1888 =
Il
Fiore riveduto sul manoscritto da GIUSEPPE MAZZATINTI; con introduzione di EGIDIO GORRA, Roma, s. e., 1888.
Marchiori 1983 =
Il Fiore e il Detto d'Amore, a cura di CLAUDIO MARCHIORI, Genova, Tilgher, 1983.
pp. 1-418.
Mazzatinti 1888 =
Giuseppe Mazzatinti,
Inventario dei manoscritti italiani delle biblioteche di Francia esistenti nelle biblioteche italiane, Roma, presso i principali librai, , 1886-1888, 3 voll., vol. III, Appendice II.
Il codice H 438 della Biblioteca della Facoltà di Medicina di Montpellier.
pp. 611-730.
Mazzoni 1923 =
Il Fiore e il Detto d'Amore attribuiti a Dante Alighieri, Testo del secolo XIII, con Introduzione di GUIDO MAZZONI, Firenze, Alinari, 1923.
Facsimile in fotocollografia.
Petronio 1951 =
Poemetti del Duecento: Il Tesoretto, Il Fiore, L'Intelligenza, a cura di GIUSEPPE PETRONIO, Torino, Unione tipografico-editrice torinese, 1951.
pp. 175-375.
Rossi 1996 =
DANTE ALIGHIERI,
Il Fiore. Detto d'Amore, a cura di LUCA CARLO ROSSI, con un saggio di GIANFRANCO CONTINI, Milano, Mondadori, 1996.
PP. 3-257.
Stanghellini 2009 =
CECCO ANGIOLIERI,
Il Fiore, Nuove congetture testuali e interpretazioni di MENOTTI STANGHELLINI, Con un saggio introduttivo sull'ostilità fra Cecco e Dante e sulle recenti scoperte di numerose opere in poesia e prosa da attribuire all'autore senese, Monteriggioni, Il Leccio, 2009.
Took 2004 =
DANTE ALIGHIERI,
Il Fiore (
The Flower), Introduction, Text, Translation and Commentary by JOHN TOOK, Lewiston-Queenston-Lampeter, The Edwin Mellen Press, 2004.
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