Tradizione diretta: manoscritti (11)

1. Firenze, Accademia della Crusca, 110 =
Fi AC 110
2. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, XLI 36 =
Fi BML XLI 36
3. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Ashburnham, 1200 =
Fi BML Ashb. 1200
4. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Gaddi reliqui, 106 =
Fi BML Gaddi rel. 106
5. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II II 60 =
Fi BNC II II 60
6. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Palatino, 241 =
Fi BNC Pal. 241
7. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Palatino, 544 =
Fi BNC Pal. 544
8. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1543 =
Fi BR 1543
9. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2310 =
Fi BR 2310
10. Paris (Francia), Bibliothèque Nationale de France, Italien, 591 =
Paris BNF It. 591
11. Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Italiano, IX 326 =
Ve BNM It. IX 326

1. Firenze, Accademia della Crusca, 110 =
Fi AC 110
Datazione: sec. XIV
Ms. non esaminato direttamente

2. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, XLI 36 =
Fi BML XLI 36
Datazione: sec. XIV fine
Ms. non esaminato direttamente

3. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Ashburnham, 1200 =
Fi BML Ashb. 1200
Datazione: sec. XIV fine
Ms. non esaminato direttamente

4. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Gaddi reliqui, 106 =
Fi BML Gaddi rel. 106
Datazione: sec. XIV fine
Ms. non esaminato direttamente

5. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II II 60 =
Fi BNC II II 60
Datazione: sec. XV
Ms. non esaminato direttamente

6. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Palatino, 241 =
Fi BNC Pal. 241
Datazione: sec. XV
Ms. non esaminato direttamente

7. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Palatino, 544 =
Fi BNC Pal. 544
Ms. non esaminato direttamente

8. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1543 =
Fi BR 1543
Ms. non esaminato direttamente

9. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2310 =
Fi BR 2310
Datazione: sec. XV
Ms. non esaminato direttamente

10. Paris (Francia), Bibliothèque Nationale de France, Italien, 591 =
Paris BNF It. 591
Datazione: sec. XIV prima metà
Ms. non esaminato direttamente

11. Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Italiano, IX 326 =
Ve BNM It. IX 326
Datazione: sec. XIV
Ms. non esaminato direttamente
Storia della tradizione
Volgarizzamenti fiorentini in prosa interamente editi soli da
Lippi Bigazzi 1987 che li ha siglati con la lettera B e li ha affiancati all'edizione di altri due volgarizzamenti toscani di
Ars e
Remedia (volgarizzamenti A e C) e di un volgarizzamento veneto della sola
Arte (volgarizzamento D).
Il volgarizzamento dell'
Arte B è accompagnato da due prologhi: nel primo, composto dal volgarizzatore, esso è dedicato ad un gruppo di giovani che avrebbero pregato il traduttore di rendere in volgare l'originale latino, nel secondo, invece, composto dal commentatore che vi si presenta come «umile estensore delle chiose», esso è dedicato ad un'unica persona indicata per mezzo delle iniziali (
Lippi Bigazzi 1987, p. 173).
Anche il volgarizzamento dei
Rimedi è preceduto da un prologo del volgarizzatore che vi si dichiara, inoltre, autore del commento e che si rivolge ad un «intimo amico», al quale «il libro dell'Arte per me rivolgarizzato affettuosamente avea porto» (
Lippi Bigazzi 1987, p. 173-174).
La presenza del termine «rivolgarizzato» riferito al dono dell'
Arte e la vicinanza del secondo prologo dell'
Ars a quello dei
Remedia (entrambi si rivolgono ad un unico destinatario) in opposizione al primo prologo dell'
Arte (si rivolge ad un gruppo di giovani) hanno indotto a formulare l'ipotesi di una doppia redazione d'autore, anche perché, in effetti, disponiamo di due distinte redazioni del volgarizzamento dell'
Arte. La prima, siglata da
Lippi Bigazzi 1987, pp. 175 ss. C (
α), è contenuta in un gruppo di codici, testimoni dell'
Arte C, che a partire da II 179 ca. fino alla fine tramandano il testo B; la seconda corrisponde al testo tràdito dai testimoni dell'
Arte B (
ß). Tra i due testi (l'uno parziale e l'altro integrale), tuttavia, vi è una «netta divaricazione» e non è chiaramente individuabile l'esistenza di un archetipo (
Lippi Bigazzi 1987, p. 175).
Scrive, inoltre, Vanna Lippi Bigazzi: «l'insieme di varianti redazionali che caratterizzano
α non mi sembra possano essere attribuite all'alternativa redazionale che suggerisce il Prologo ai
Rimedi col termine "rivolgarizzato". Mi pare più probabile che quell'episodio redazionale sia successivo alla "pubblicazione" di
Arte e
Rimedi B»(
Lippi Bigazzi 1987, p. 177).
Non risulta infatti possibile distinguere con precisione le due stesure del volgarizzamento a cui si riferirebbe il Prologo ai
Rimedi e la stessa editrice conclude la propria disamina delle varianti redazionali, sostenendo che: «abbiamo sì due redazioni che si oppongono in maniera netta (
α e
ß), ma la prima non solo è mutila, raffazzonata e corrotta, ma probabilmente prima di queste vicende fu già ritoccata da altra mano, mentre la seconda, che possiamo integralmente e soddisfacentemente riprodurre, ha subito molte correzioni. [...] Col materiale a nostra disposizione è impossibile ricostruire l'originale del volgarizzamento; possiamo risalire solo alla fase della divulgazione dell'opera, corredata da un secondo autore di un commento e modificata probabilmente dallo stesso» (
Lippi Bigazzi 1987, p. 217).
Gli undici codici che riportano il testo B risalgono ad un archetipo comune ß, dal quale discendono, da una parte
Fi BNC Pal. 544 [
P1] ed il suo
desriptus Fi BNC Pal. 241 [
P2], dall'altra tutti gli altri nove testimoni (gruppo x). All'interno di
ß, inoltre,
Fi BNC Pal. 544 rappresenterebbe «una fase redazionale del testo ulteriore rispetto a x» (
Lippi Bigazzi 1987, p. 212).
All'interno del gruppo x
Lippi Bigazzi 1987, pp. 182 ss. distingue tre rami fondamentali: m (
Ve BNM It. IX.326 [
Mc2] e
Fi BR 2310 [
R2]), l (
Fi BML Ash. 1200 [
As],
Fi BML Gadd. rel. 106 [
L2],
Fi BML Pl. XLI.36 [
L1] e
Fi BR 1543 [
R1]) e
Paris BNF It. 591 [
Par].
Fi BNC II.II.60 [
Mgb2] e
Fi AC 110 [
Bd] sarebbero invece contaminati e parteciperebbero «parzialmente delle lezioni congiuntive dei sottogruppi m e l» (p. 182). Si osservi anche che la fonte di l avrebbe «riconsultato il testo latino o altra traduzione comunque risalente al testo latino», in essa, infatti, si trovano lezioni innovative «quasi tutte presenti» anche in
Paris BNF It. 591 nel quale sarebbero state introdotte da un correttore (cfr.
Lippi Bigazzi 1987, p. 205).
Si aggiunga, inoltre, che «solo quattro dei codici contenenti l'
Arte B tramandano i
Rimedi attribuibili allo stesso autore» (
Lippi Bigazzi 1987, p. 349):
Ve BNM It. IX.326,
Fi BNC II.II.60,
Fi BR 1543 e
Fi BR 2310. Per essi si dimostra l'appartenenza ad un comune archetipo, all'interno del quale «si conferma [...] il gruppo m [
Ve BNM It. IX.326,
Fi BR 2310 e
Fi BNC II.II.60] già individuato per l'
Arte» (
Lippi Bigazzi 1987, p. 351).
All'interno del sottogruppo l
Fi BML Gadd. rel. 106,
Fi BML Pl. XLI.36,
Fi BR 1543 formano talora un gruppo a sé, caratterizzato da errori congiuntivi che lo oppongono a
Fi BML Ash. 1200 ed agli altri codici; anche
Fi BML Pl. XLI.36 e
Fi BR 1543 formerebbero un ulteriore sottoraggruppamento (cfr.
Lippi Bigazzi 1987, pp. 187 ss.).
Alla fase redazionale testimoniata da l e dal correttore di
Paris BNF It. 591, andrebbe, infine, aggiunto «un precedente importante intervento [che] si verificò probabilmente quando l'
Arte fu corredata dall'attuale Commento» (
Lippi Bigazzi 1987, p. 213). Tale intervento comprenderebbe una serie di doppie traduzioni, alternative sinonimiche,
amplificationes, che si spiegherebbero non solo con il ricorso ad un esemplare latino chiosato, ma piuttosto «come proposte correttive, certo in origine sistemate in interlinea e spesso passate a testo nel corso della trasmissione, arrivando addirittura in qualche codice a sostituire la lezione originale» (
Lippi Bigazzi 1987, p. 214).
Messe in luce le intricate vicende redazionali del volgarizzamento B, Vanna Lippi Bigazzi ne ricava che «tentare di fissare il testo significa fotografarlo in un momento della sua diacronia, quello il più possibile vicino alla sua "pubblicazione" con commento e note correttive da parte del chiosatore. I codici più vicini a questo momento sono quelli di
ß non citati come portatori di ulteriori fasi redazionali, ossia Par [
Paris BNF It. 591]
m. In apparato sono registrate dunque tutte quelle lezioni che testimoniano fasi diverse da quella di
Par» (
Lippi Bigazzi 1987, p. 217).
Indice della scheda
Bibliografia
Edizione/i di riferimento
Lippi Bigazzi 1987 =
I volgarizzamenti trecenteschi dell'Ars amandi e dei Remedia amoris, edizione critica a cura di Vanna Lippi Bigazzi, 2 voll., Firenze, Accademia della Crusca, 1987 [Scrittori italiani e testi antichi pubblicati dall'Accademia della Crusca]
Altra bibliografia
Marchesi 1917 =
Concetto Marchesi, I volgarizzamenti dell'«Ars amatoria» nei secc. XIII e XIV, «Memorie del R. Ist. di Sc. e Lett.», XXIII (1917), pp. 313-342 (in part. pp. 321-333)
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