Il ms. Fi BNC Panc. 33 (P) - contenente anche alcuni ampli frammenti tristaniani (cfr. Tristano Panciatichiano) - reca nelle prime 38 cc. un volgarizzamento del primo quarto della Queste del Saint Graal. Come ha indagato Infurna 1993, che ha pubblicato il testo (fino a quel momento inedito, eccetto che per i brevi estratti trascritti, non senza imprecisioni, da Polidori 1864-1866, II, pp. 239-248, Banchi 1884 e Ruggieri 1937, pp. 481-486), il volgarizzamento presenta spiccati caratteri toscani occidentali (archetipo di area pisano-lucchese), seppur parzialmente obliterati dal copista di P, di origine fiorentina.
Nel confronto con l'ampia tradizione della Queste, che conta ben 46 testimoni (cfr. Pauphilet 1921), il volgarizzamento toscano mostra indubbi rapporti di contiguità con il cod. Ud BA 177 (Ud), copiato in Italia, probabilmente proprio nella Toscana occidentale, tra la fine del sec. XIII e l'inzio del sec. XIV (sul manoscritto cfr. Grant Queste 1990, che include riproduzione fotografica e trascrizione del cod.; in partic. per riferimenti al nostro volgarizzamento vd. le pp. 51-57). Infurna 1993, pp. 36-41 fornisce infatti un nutrito elenco di errori e lezioni adiafore condivisi da P e da Ud, che non lasciano adito a dubbi, tanto che lo studioso può concludere: «molto verosimilmente l'antigrafo di Ud è lo stesso manoscritto utilizzato per il volgarizzamento copiato in P» (p. 41).
La Tavola Ritonda o l'Istoria di Tristano, per cura e con illustrazioni di F.L. Polidori, Bologna, Romagnoli, 1864-1866, 2 voll.
J.M. Ruggieri, Versioni italiane della Queste del Saint Graal, in «Archivum Romanicum», XXI (1937), pp. 471-486.