Al nome di Giacomo da Lentini, alto funzionario della corte imperiale di Federico II, è legato nella tradizione manoscritta antica il più ampio corpus di testi fra quelli ascrivibili agli autori della cosiddetta scuola poetica siciliana. Tale
non è tramandato sotto forma di 'canzoniere' organico ma si trova conservato in sillogi di diversa ampiezza variamente organizzate nei diversi testimoni, principali i tre notissimi manoscritti che recano la gran parte della produzione poetica prestilnovista, vale a dire
). Fra di essi è certamente
a dedicare al Notaio più spazio e importanza, tanto che con le sue rime si apre sia la sezione dedicata alle canzoni (e con essa s'inaugura pure l'intera silloge), sia, a partire dal fasc. XVIII, la sezione dedicata ai sonetti. In particolare per canzoni e discordo
si può considerare un testimone completo, dato che per le canzoni IX-XIV, in realtà assenti dalla silloge, abbiamo la registrazione dell'indice antico del ms., che rivela dunque la presenza di una lacuna fra le attuali carte 3v e 4r, denunciata fra l'altro anche dal fatto che le canzoni precedente e successiva alla serie presente nel solo indice (cioè VIII e XV) sono rispettivamente mutile della fine e dell'inizio del testo. Preziosa si rivela in particolare la testimonianza dell'indice di
(n. IX) e
(n. XIV), dei quali non è finora nota alcuna altra testimonianza. Più complessa la situazione in
dei sonetti ascrivibili o ascritti al Notaio, presenti per buona parte in un settore (il fasc. XVIII appunto) fra i meno limpidi del codice. Altro testimone di assoluto rilievo è, si è detto,
, contenente rime del Notaio in entrambe le sue sezioni principali, delle quali la seconda (quella ricondotta alla mano fiorentina,
(se non addirittura in base alla sua stessa fonte), tanto che le canzoni tràdite sembrano una «parca scelta» del comune antecedente (Caix, cit. in
, pag. XXII), e i sonetti al contrario, distribuiti saltuariamente ma in gruppi per lo più compatti, danno l'impressione di essere «significativamente quasi sempre complementari a quelli di
» (ivi). Da
derivano i testi di Giacomo da Lentini passati nella Raccolta Aragonese, e ora reperibili nei mss. da essa derivati (
e, per quel che riguarda il Notaio, anche il ms.
). Segue quindi la testimonianza di
[n. XXVI], tràdito però adespoto), e di frequente associabile nella lezione
. Al solo
si deve inoltre la diversa attribuzione di tre delle canzoni generalmente considerate fra le certe di Giacomo da Lentini. In linea generale, quanto ai rapporti fra i principali dei testimoni finora elencati e relativamente alle canzoni, quando non si verifichi la presenza sostanzialmente concorde di
contro la sez. pisana di
(canz. I e VI), e risulta così individuata la presenza di un antenato comune, rilevabile anche nei casi in cui il confronto riguardi i soli
(canz. III e XV). Diverso il caso dei sonetti in cui sembra meno stabile l'associazione di
(si dà anche, nell'unico caso in cui sia possibile il confronto [son. XXVI], associazione di
). Degli altri testimoni delle rime di Giacomo da Lentini (se ne veda l'elenco al punto 3.1, compilato tenendo conto anche dei dati ora ricavabili da
ma da esso indipendenti, e il ms.
(sonn. XIXa-c) e di collocazione però assai incerta quanto ai pochi testi in comune con i tre canzonieri antichi (minimi gli apporti di
]). Ai mss.
risale una decina di false attribuzioni riguardanti testi che si ritengono con maggior se non assoluta certezza di
[F.9]); chiude la serie il son.
con attribuzione, ritenuta inaffidabile, a «Notar Giacomo» (i dettagli, per tutta la serie, alle pp. 402-21 dell'ed. di riferimento). Questo dunque il corpus di Giacomo da Lentini così come si trova fissato in
, che ha in esame il quadro della tradizione manoscritta e tralascia quanti componimenti anonimi siano stati attribuiti dalla critica moderna al Notaro sulla sola base di affinità tematiche o stilistiche, e dunque, a partire dalla serie delle canzoni (disposta secondo
e secondo il suo indice, tranne che per il discordo che viene collocato in fondo alla serie), primo testo nell'ordine
(n. I, mss.
, con dimostrazione d'archetipo). Seguono:
(n. II, mss.
(n. III,
(n. IV, mss.
(n. V, mss.
(n. VI, mss.
(n. VII, ms.
(n. VIII, mss.
(n. IX, ms.
(n. X, mss.
(n. XI, mss.
(n. XII, mss.
] risolta in favore del Notaio in base al v. 54);
(n. XIII, mss.
(n. XIV, ms.
(n. XV, mss.
(n. XVI, ms.
). Viene infine poi il discordo
(n. XVII, mss.
). La situazione dei sonetti del Notaio è così riassumibile. Tre sono i sonn. in tenzone con altri rimatori,
(n. XVIIIb e XVIIId, mss.
(n. XIX, ms.
. Dei rimanenti, hanno tradizione pluritestimoniale i soli
(n. XXII, mss.
(n. XXVI, mss.
(n. XXV) che ripropone l'abbinamento
. Alle carte del solo
(n. XX),
(n. XXI),
(n. XXIII),
(n. XXIV),
(n. XXVII), mentre altri undici testi conserva,
(n. XXVIII);
(n. XXIX);
(n. XXX);
(n. XXXI);
(n. XXXII);
(n. XXXIII),
(n. XXXIV),
(n. XXXV),
(n. XXXVI),
(n. XXXVII),
(n. XXXVIII, questo e il precedente son. ritenuti «ben difficilmente del Notaro» ma non inclusi fra le dubbie in rispetto del ms. latore dell'attribuzione, per quanto in esso collocati in posizione marginale rispetto agli altri sonn. certi di Giacomo da Lentini, cfr.
, pagg. XXVII e XXXIII). Tre infine le attribuzioni dubbie: la canz.
ma proposta come di Giacomo da Lentini da parte della critica sulla base di elementi 'oggettivi' interni al testo (vedi anche pag. XXVII), i sonn.
.
Edizione/i di riferimento
Antonelli 1979 =
Giacomo da Lentini,
Poesie, edizione critica a cura di Roberto Antonelli, Roma, Bulzoni, 1979
Edizioni significative
CLPIO =
Concordanze della lingua poetica italiana delle origini, a cura di d'Arco Silvio Avalle, Milano-Napoli, Ricciardi, 1992, vol. I
pubblica tutti i testi, tranne i n. XIXa-c, secondo le testimonianze dei testimoni pił antichi, B (qui Mm, Mm1, Mm2) 32, 67; L 55, 56, 57, 58, 60, 61, 63, 109, 110, 111, 112, 112bis, 113, 122, 351, 374, 375, 380, 381, 382, 383, 395, 396, 408, 409, 410, 411, 417, 429, 431; P 10, 11, 19, 27, 28, 31, 37, 38, 39, 40, 49, 61, 62, 71, 169; V indice X, XV; 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 16, 18, 28, 35, 37, 40, 69, 111, 179, 327, 329, 333, 334, 335, 336, 365, 388, 389, 400, 623, 624, 850, 907
Contini 1960 =
Poeti del Duecento, 2 voll., Milano-Napoli, Ricciardi Editore, 1960, vol 2° p. 365
pubblica i testi n. I, II, III, VI, XV, XVI, XVII, XVIIIb e d, XIX, XXII, XXIII, XXVI, XXVII, XXXIV, XXXVI, vol. I, pagg. 51-90, il n. F.9 nel vol. II pag. 668, e vedi ivi anche pagg. 802-5
Langley 1915 =
The Poetry of Giacomo da Lentino, sicilian poet of the thirteenth century, ed. by E. F. Langley, Cambridge, Harvard University Press, 1915
pubblica tutti i testi, tranne i n. IX, XIV e F.9
Altre edizioni
Contini 1954 =
G. Contini,
Le rime di Guido delle Colonne, in «Bollettino del Centro di Studi Filologici e Linguistici siciliani» II (1954), pp. 178-203; poi in veste autonoma Firenze, Edizioni Sansoni Antiquariato, 1954
pubblica il n. XV, pag. 201
D'Ancona-Comparetti 1888 =
Le antiche rime volgari secondo la lezione del codice Vaticano 3793, a cura di A. D'Ancona e D. Comparetti, Romagnoli, Bologna, 1875-88, voll. 5
pubblica nel vol. I il n. I pag. 1, II pag. 6, III pag. 10, IV pag. 13, V pag. 26, VI pag. 29, VII pag. 32, VIII pag. 35, XV pag. 37, XVI pag. 42, XVII pag. 16, D.1 pag. 424, F.1 pag. 77, F.2 pag. 99, F.3 pag. 107, F.4 pag. 117; nel vol. II i n. F.5 pag. 56, F.6 pag. 350; nel vol. IV i n. XVIIIa-e pagg. 1-5, XX pag. 8, XXI pag. 9, XXII pag. 10, XXIII pag. 11, XXIV pag. 40, XXV pag. 63, XXVI pag. 64, XXVII pag. 75, F.8 pagg. 316-18; nel vol. V i n. D.2 pag. 211, F.7 pag. 153
Monaci-Arese 1955 =
Ernesto Monaci,
Crestomazia italiana dei primi secoli, con prospetto grammaticale e glossario. Nuova edizione riveduta e aumentata per cura di Felice Arese, Roma-Napoli-Città di Castello, Società editrice Dante Alighieri, 1955.
n. I, pag. 84; II, pag. 75; IV, pag. 78; V, pag. 82; XII, pag. 77; XVI, pag. 74; XVII, pag. 79; XVIIIa-e, pagg. 93-95; XIXa-e, pagg. 91-92; XX, pag. 87; XXI, pag. 86; XXIX, pag. 87; XXXVII, pag. 88; F.2, pag. 96; F.8, pag. 265
Panvini 1962 =
Le rime della scuola siciliana, a cura di Bruno Panvini, Firenze, Olschki, 1962-1964, voll. 2
pubblica nel vol. I come rime certe di Giacomo da Lentini i n. I, II, IV, V, VI, VII, VIII, X, XI, XII, XIII, XVI, XVII, XX-XXXVIII, alle pagg. 3-57, e i sonn. XVIIIa-e, XIXa-e fra le rime di corrispondenza rispettivamente alle pagg. 641-44 e 646-48. Fra le poesie di dubbia attribuzione sono annoverate i n. III pag. 401, XV pag. 403, D.2 pag. 454, D.3, pag. 455, F.1 pag. 408, F.2 pag. 409, F.3 pag. 412, F.4 pag. 417, F.5, pag. 439, F.6 pag. 446, F.7, pag. 454, mentre D.1mč raccolta come poesie anonima, pag. 480, e F.8 si trova nel gruppo delle tenzoni, pagg. 648-49], poi in ID., Poeti della corte di Federico II, Napoli, Liguori, 1994 [riproduce l'impianto di Panvini 1962 pubblicando nella sez. I le trentadue rime considerate certe di Giacomo da Lentini, e nella sez. XVI le due tenzoni a cui il Notaio prese parte
Santangelo 1928 =
Salvatore Santangelo,
Le tenzoni poetiche nella leteratura italiana delle origini, Genčve, Olschki, 1928
pubblica i testi n. XVIIIa-e pagg. 94, 100, 103, 107, 120; XIXa-e, pagg. 190-93; XX, pag. 167; XXI, pag. 93; XXII, pag. 175; XXIII, pag. 177; XXIV, pag. 272; XXV, pag. 346; XXVI, pag. 259; XXVII, pag. 406; XXVIII, pag. 365; XXIX, pag. 366; XXX, pag. 427; XXXI, pag. 254; XXXII, pag. 281; XXXIII, pag. 227; XXXIV, pag. 229; XXXV, pag. 393; XXXVI, pag. 394; XXXVII, pag. 415; XXXVIII, pag. 362; D.2, pag. 215; D.3, pag. 218; F.7, pag. 349
Tallgren 1917 =
Les poésies de Rinaldo d'Aquino, rimeur de l'ecole sicilienne du XIIIe sičcle, éd. crit. par O. J. Tallgren, in «Mémoires de la société néo-philologique de Helsingfors» VI (1917), pagg. 173-303
pubblica il testo n. III, pag. 288
Vitale 1951 =
M. Vitale,
Poeti della prima scuola, Paideia, Arona, 1951
pubblica i testi n. I, pag. 119; II, pag. 123; III, pag. 198; IV, pag. 126; V, pag. 136; VI, pag. 139; VII, pag. 141; VIII, pag. 143; X, pag. 146; XI, pag. 154; XII, pag. 150; XIII, pag. 148; XVI, pag. 152; XVII, pag. 128; XIXa-e, pagg. 317-19; XX, pag. 157; XXI, pag. 158; XXII, pag. 174; XXIII, pag. 159; XXIV, pag. 160; XXV, pag. 165; XXVI, pag. 166; XXVII, pag. 168; XXVIII, pag. 164; XXIX, pag. 161; XXX, pag. 161; XXXI, pag. 162; XXXII, pag. 163; XXXIII, pag. 167; XXXIV, pag. 168; XXXV, pag. 169; XXXVI, pag. 171; XXXVII, pag. 172; XXXVIII, pag. 173; D.2, pag. 175; D.3, pag. 170; F.1, pag. 204; F.2, pag. 230; F.4, pag. 305; F.7, pag. 174
Zambrini 1866 =
Le opere volgari a stampa dei secoli XIII e XIV, indicate e descritte da F. Zambrini, Bologna, Romagnoli, 1866
3
nn. 105, 107-8; 112-15, 117, 131, 567-69, 571, 575-77
Bibliografia filologica
Contini 1952 =
G. Contini,
Questioni attributive nell'ambito della lirica siciliana, in Atti del Convegno Internazionale di Studi Federiciani (Palermo, 10-18 Dicembre 1950), A. Renna, 1952, pagg. 367-95, particolarmente alle pagg. 378-84
Leonardi 2001 =
Lino Leonardi,
La poesia delle Origini e del Duecento, in
Storia della letteratura italiana, diretta da E. Malato, vol. X,
La tradizione dei testi, Roma, Salerno, 2001
Leonardi 2001/a =
I canzonieri della lirica italiana delle Origini, a cura di L. Leonardi, Firenze, Sismel-Edizioni del Galluzzo, 2001, voll. 4 (Riproduzioni fotografiche. I. Il canzoniere Vaticano [Vat. Lat. 3793]. II. Il canzoniere Laurenziano [Laur. Redi 9]. III. Il canzoniere Palatino [BNCF, Banco Rari 217]. IV. Saggi critici)
Roncaglia 1992 =
A. Roncaglia,
Note d'aggiornamento critico sui testi del Notaro e invenzione del sonetto, in AA.VV.,
In ricordo di Giuseppe Cusimano. Giornata di studio sul siciliano antico, Palermo, Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, 1992, pagg. 9-25
Roncaglia 1995 =
A. Roncaglia,
Angelica figura, in «Cultura Neolatina» LV (1995), pp. 41-65
Altra bibliografia
De Robertis 2002 =
Dante Alighieri,
Rime, a cura di Domenico de Robertis, 3 voll., Firenze, Casa Editrice Le Lettere, 2002 (Societą Dantesca Italiana. Edizione Nazionale)